Postato in data 23 Marzo 2021 Da In Città

“L’ARTE A PORTATA DI MANO” CON UN PROGETTO SCUOLA LAVORO

 IL PROGETTO TRA L’UNIONE ITALIANA CIECHI E IPOVEDENTI DI RAGUSA E IL LICEO SCIENTIFICO ENRICO FERMI ENTRA NEL VIVO CON LE MAPPE TATTILI

“L’arte a portata di mano”. E’ il nome del progetto Pon alternanza scuola lavoro che quindici studenti del liceo scientifico “Enrico Fermi” stanno animando con la sezione territoriale dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti di Ragusa. Si tratta di un ciclo di incontri in presenza, nel rispetto delle normative antiCovid vigenti, che andrà avanti sino al prossimo mese di giugno. E’ finalizzato a fare acquisire elementi specifici sulla disabilità visiva agli studenti in questione.

“E’ un periodo di formazione quello che stiamo portando avanti – chiarisce Carmelo Gurrieri, consigliere Uici Ragusa – in cui i ragazzi saranno invitati a scoprire quali sono i metodi e i sistemi per rendere inclusiva la vita di una persona con disabilità visiva, dalle metodologie di tecnologia assistita ai sistemi della mobilità, soffermandosi in particolare sui supporti tecnologici. Tutta quest’attività sarà funzionale alla realizzazione di manufatti che, in concreto, speriamo possano rendere più accessibile la città di Ragusa ai non vedenti e agli ipovedenti: mappe tattili, brochure in Braille e altri dispositivi analoghi”.

Il progetto nasce dalla collaborazione tra l’Uici di Ragusa con il presidente Salvatore Albani, l’Irifor presieduto da Gaetano Minincleri e il liceo Fermi di cui è dirigente scolastica Ornella Campo. “Questi percorsi per l’orientamento – sottolinea Maria Grazia La Rosa, docente di diritto ed economia dello Sport al Fermi, tutor progettuale – sono necessari per fare in modo che i ragazzi acquisiscano delle competenze di cittadinanza attiva a diretto contatto con il territorio di riferimento, puntando alla realizzazione di iniziative specifiche orientate all’inclusione e alla valorizzazione del territorio.

Stiamo parlando, ad esempio, di mappe tattili che consentano una migliore fruizione di siti artistici piuttosto che paesaggistici per ciechi e ipovedenti. E tutto ciò attraverso una moderna metodologia didattica”. “E’ importante – aggiunge il presidente Uici Ragusa, Salvatore Albani – che la nostra sede si confronti in maniera sempre più intensa con il territorio, anche in un momento così difficile come quello attuale.

Abbiamo accolto con interesse la possibilità di concretizzare un progetto che ci consente di sperimentare la vivacità intellettuale dei giovani del nostro territorio e che ci spinge a confrontarci con le loro sensibilità e con le loro idee”.

REDAZIONE

Foto- L’intervento di Carmelo Gurrieri (UICI)

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