Pippo Suffanti

Postato in data 18 Aprile 2016 Da In Leditoriale

LA CORRUZIONE – la voce del direttore

Prendendo spunto da un recente articolo del noto giornalista Aldo Rizzo nel quale affermava che “La corruzione è come l’acqua, essa s’infiltra dove trova spazio” , da ciò mi pare opportuno condividere il senso di queste parole in relazione alla drammatica situazione in cui oggi versa il nostro paese. Gran parte della nostra società è coinvolta intimamente negli scandali del fenomeno della corruzione, che dilaga in tutti i settori della “cosa pubblica” e del privato: il mondo del lavoro, la politica, la chiesa, lo sport, l’economia… gli esempi più clamorosi.

Non si salva più nessuno! Ogni giorno, la prima notizia di qualsiasi televisione comincia con la scoperta di una truffa ai danni di qualcuno o di qualcosa, di organizzazione umanitarie, di traffici illeciti, ecc. Poi i fatti di cronaca che negli ultimi tempi pare non facciano più rumore in quanto ormai, anche i crimini più efferati, sono diventati di ordinaria amministrazione, e non ci meravigliamo più di tanto. Le notizie economiche, gli esteri, infine lo sport e il meteo. In sostanza questo è il programma di ascolto giornaliero della nostra vita.

Ma la cosa più grave è scoprire, giorno dopo giorno, come la società nella quale viviamo, ci appare sempre più perversa e intricata nel fenomeno della corruzione, da non lasciare alcuno spazio per le coscienze e i pentimenti. Infatti da questa scenari di vita sociale rimaniamo sempre più disorientati ed impotenti, da cui ne consegue che, più alta è la corruzione percepita più bassa è la fiducia nelle istituzioni. Ma ci rendiamo conto in che letamaio siamo costretti a vivere?

corruzione

Per fortuna ci sono ancora tante persone per bene, le quali mantengono un buon livello di dignità nel nostro paese. Basti pensare alle migliaia di onesti lavoratori, alle molte imprese soffocate dalla crisi, alle tante famiglie che vivono con le briciole lasciate da personaggi senza scrupoli, dediti solo ai propri interessi. Questa è la società di cui vorremo sentire parlare nei notiziari, perché‚ il sacrificio di questa gente non è paragonabile alla disonestà di una minoranza, le cui azioni sono finalizzate a provocare danni e solo danni (dal Sole 24 ore).

In realtà nessuno sa quanta corruzione ci sia in Italia, n‚ nel resto del mondo, perché‚ qualsiasi numero non rappresenterebbe il reale costo della corruzione, ma solo la punta dell’iceberg, visto che non terrebbe conto di tutte le distorsioni che il cancro della corruzione produce. Soltanto in Italia, collocata al 61 posto, seguita da Portogallo e Grecia, se si potesse quantificare il danno economico prodotto dalla corruzione, questo basterebbe a bilanciare la dissestata economia nazionale a favore di una migliore la qualità della vita.

Anche la nostra provincia, isola “felice” per alcuni e “babba” per altri, non è esente da questo inquietante fenomeno che ha coinvolto noti personaggi rappresentanti delle istituzioni, personaggi politici di alto lignaggio, imprenditori senza scrupoli, ecc. Bene hanno fatto nel mondo della sanità ragusana, in cui è stato deliberato nel Gennaio 2016, un piano Triennale della Prevenzione della Corruzione con allegato Codice Comportamentale dei Dipendenti Asp di Ragusa. Basterà? Speriamo! L’idea più generica è che nonostante si prendano le contromisure anti corruzione in quasi tutti i settori della vita pubblica, permangono ancora larghe fasce di intoccabili o di oscuri personaggi capaci delle più scellerate nefandezze pur di raggiungere i propri scopi. No signori! Non possiamo andare avanti così. Occorre cambiare la nostra cultura e sistema sociale se vogliamo raggiungere il sogno di un paese ricco, libero e democratico.

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