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Postato in data 29 Giugno 2016 Da In Società

INAUGURATO IL CASEIFICIO ALL’INTERNO DEL CARCERE DI RAGUSA

È stato inaugurato lunedì 27 all’interno della casa Circondariale di Ragusa il Caseificio realizzato dal Rotary Hybla Herea, in collaborazione con le Autorità carcerarie e alcune aziende private, e con il supporto finanziario anche del Rotary International.

L’iniziatica del Club ragusano è stata compartecipata  dai club di Modica/Scicli, Pozzallo/Ispica, Comiso e Vittoria, realizzando una sinergia vincente  e foriera di ulteriori e comuni progetti di solidarietà. L’unione fa la forza, recita un vecchio adagio, e mai come in questo caso ha trovato riscontro nei fatti.

La cerimonia di inaugurazione è stata seguita da una folta rappresentanza dei media della carta stampata e delle Tv, che hanno rilanciato nel territorio il felice esito di un progetto nato alcuni anni fa  per iniziativa dei precedenti direttivi e in particolare di Giorgio Lo Magno, veterinario con la passione della caseificazione, che già aveva promosso presso la casa circondariale alcuni corsi di formazione a beneficio dei detenuti.

L’inaugurazione è stata benedetta dal Vescovo della Diocesi Mons. Carmelo Cuttitta, alla presenza del Prefetto Maria Carmela Librizzi, del Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria Gianfranco De Gesu, della Direttrice del Carcere Giovanna Maltese,  del Governatore del Distretto 2110 Francesco Milazzo e di altre Autorità Civili e Rotariane.

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Presente anche Giovanni Tumminello, in rappresentanza della ditta Bubalus che ha contribuito alla realizzazione del caseificio  tramite  la formazione in particolare del personale interno  addetto alla produzione.

A tenere il filo conduttore della partecipata Conferenza stampa e della cerimonia di inaugurazione è stata Rosetta Di Noto, responsabile dell’area trattamentale del programma di recupero dei detenuti presso il Carcere di Ragusa, ed ovviamente il presidente dell’Hybla Herea Maurizio Gianni, che ad esito del suo impegno di presidenza  ha realizzato un  traguardo che dà particolare lustro  al suo mandato annuale.

A tenere le fila del progetto, che in una seconda prossima fase passerà alla produzione e  commercializzazione di prodotti caseari tipici dell’area iblea, sarà adesso la neo presidente Giovannella Tumino, che avrà modo di qualificare ulteriormente l’azione sociale del club in collaborazione con gli altri Rotary iblei.

Il Progetto si inquadra nelle iniziative carcerarie di recupero sociale dei detenuti, stimolando  il sorgere di professionalità che possano poi favorire il loro reintegro nella società civile; il tutto si inquadra nel  dettame costituzionale secondo cui  le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità ma devono al contrario tendere  alla rieducazione del condannato.

Particolarmente significativa e toccante in tal senso la diretta testimonianza di un detenuto nel corso della cerimonia, Filippo Assenza, che ha sottolineato la valenza e il concreto valore rieducativo di simili iniziative.

Sebastiano D’Angelo

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