Postato in data 2 Maggio 2020 Da In Società

Il RISIKO TUTTO ITALIANO DELLA POLITICA

In una Italia sempre più in affanno, vuoi per l’emergenza coronavirus, vuoi per le gravi ripercussioni in campo economico legate a questo lungo locdown, non poteva mancare il risorgere dello spirito campanilistico e propagandistico in quei territori amministrati da governatori del centrodestra. I loro comportamenti irresponsabili finalizzati non al bene comune ma a una squallida ricerca di consensi, trovano in queste ore massima espressività nella neo governatrice della Calabria Santelli, che con una ordinanza regionale (dichiarata illegittima)  ha avviato l’apertura di bar e ristoranti.

Così gli irresponsabili amministratori locali ci fanno assistere al gioco del risiko con un variegato alternarsi in tutto lo stivale di bandiere e campanili di diverso colore politico. I governatori del centro destra, soffiando sul fuoco della disperazione e delle difficoltà dei cittadini, prendono  decisioni in maniera autonoma contrapponendosi, con  atteggiamenti  spregiudicati e provocatori, alle scelte del governo nazionale, cercando altresì, in tutti modi, di oscurare la figura del presidente Conte.

Di contro, diversi sindaci, sicuramente più responsabili dei governatori, per tutelare la salute delle loro comunità, hanno emesso ordinanze comunali in antitesi a quelle regionali; così dal risiko si è passato al gioco dell’oca, ritornando spesso alle decisioni di partenza.

I leader di certa opposizione nazionale non offrono all’Italia e al mondo intero del resto uno spettacolo onorevole per la sacralità del luogo( il parlamento) e per l’immagine che essi rappresentano, cacciandosi non in un costruttivo dibattito parlamentare teso al bene del Paese, ma in uno scontro verbale, con frasi vuote di contenuto, ricche di insulti e slogan propagandistici.

Una sceneggiata indecorosa della politica italiana che molto ci deve far riflettere, e che colpisce al cuore la stessa credibilità delle istituzioni mettendo a serio rischio la vita democratica del Paese.

Dott. Paolo Caruso

Etichette: ,

Relativo a