chi lo ha visto

Postato in data 18 Aprile 2016 Da In Politica

IL PROGETTO GRILLINO… CHI L’HA VISTO?

Non ci sono dubbi. Il progetto grillino di rivoluzionare la città ha subito una involuzione. Il tanto strombazzato piano di modificare Ragusa è stato rimandato sine die.

Questo succede quando ad affrontare un’attività seria come l’amministrazione della “res pubblica” lo si fa senza adeguata preparazione politica, lo si fa senza avere frequentato i luoghi della partecipazione e i luoghi delle scelte. Non si fa il medico se non ci si è laureati, non si è presa l’abilitazione, la specializzazione, etc etc. No, nessuno si scandalizzi. Al bando la demonizzazione del fare politica. E’ l’attività più alta quella del servire gli altri attraverso la gestione, in questo caso, del proprio Comune. Ma, come in tutte le cose, occorre una certa preparazione. Non ci si può improvvisare “politici”, sempre nel senso più elevato del termine o “semplicemente” amministratori del bene comune e sperare di condurre in porto la nave sani e salvi.

Il mare segna burrasca già da un pezzo in casa M5S. E in tutto questo tempo non hanno fatto niente per cercare di frenare quello che sembra un naufragio annunciato. Usciamo fuori dalla metafora. E vediamo di comprendere come questa “guerra per bande” ha congelato tutta l’attività di palazzo dell’Aquila negli ultimi mesi. I grillini del versante amministrativo, guidati dal sindaco Federico Piccitto, pensavano che con l’elezione a presidente del Consiglio comunale, il termometro avrebbe di nuovo segnato bel tempo. Che nessuno avrebbe mai più richiesto la testa dell’assessore contestato, Stefano Martorana. Niente di più sbagliato.

I grillini del versante consiliare, dopo avere fatto trenta, vogliono fare trentuno. E pretendono, con la forza dei numeri, di potere imporre la legge del più forte. Come dire: o si fa quello che chiediamo noi oppure da quest’aula non passerà più nulla perché‚ congeleremo tutto. E devo dire che sono riusciti, per tutto questo lasso di tempo, a mantenere il loro proposito. L’attività in seno al Consiglio comunale è andata avanti, in queste ultime quattro-cinque settimane, tra alti e bassi. E non è che prima la situazione fosse migliore.

Se a questo aggiungiamo che dopo le dimissioni dell’assessore Stefania Campo nulla si è mosso per la sostituzione dell’elemento di genere femminile in seno alla squadra assessoriale, si ha chiara la percezione che il sindaco Piccitto non sappia più che pesci prendere, intestardendosi in questa difesa a oltranza nei confronti di Stefano Martorana. Che a me, personalmente, non interessa più di tanto. Ma non posso non prendere atto del fatto che questa vicenda continui a bloccare l’attività consiliare, impedendo il regolare svolgimento dei lavori, impedendo l’esame di atti e fatti di fondamentale importanza per il futuro della nostra città.

A proposito di città, continua il movimento a tentoni della amministrazione pentastellata che non sa quale futuro garantire a Ragusa. Ecco, oggi, al di là di tutte le polemiche di carattere politiche, abbiamo un problema serio da affrontare: una Giunta che non ha nessun tipo di visione per il futuro, che non sa quale percorso sostenere per garantire sviluppo e crescita a una realtà che ne ha parecchio di bisogno. Tutto scorre sul sottile filo della improvvisazione ed è fin troppo evidente che, con questi chiari di luna, diventa impossibile fare una programmazione degna di tale nome, in qualsiasi ambito.

Nel corso delle ultime sedute, in aula, abbiamo spronato l’Amm.ne comunale ad assumere un atteggiamento più consapevole, ad adottare una certa linearità nei comportamenti. Ma non c’è stato nulla da fare. Da questo orecchio sembrano non sentirci. Vanno avanti per la loro strada. Sino a quando, inevitabilmente, non sbatteranno contro un muro.

Bravi ragazzi questi grillini? Può darsi. Forse un po’ meno che all’inizio. Ma la politica, l’amministrazione di una città, il confronto con i cittadini sono ben altra cosa.

Mario D’asta

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