Postato in data 9 Gennaio 2017 Da In Politica

IL PD SUONA LA CARICA – RICORSO AL TAR E MOZIONE DI SFIDUCIA

Si sentono ancora i tuoni del maltempo politico che negli ultimi giorni dell’anno si è abbattuto sulla nostra città ed in particolare sul comune di Ragusa.

Ricordiamo che l’ultimo consiglio comunale si è chiuso con l’intervento della polizia ed una approvazione delle variazioni di bilancio di circa 20 milioni di euro, variazioni sul bilancio relativo agli anni 2016- 2018 a causa dell’assenza di uno dei consiglieri comunali del gruppo Insieme.

Alla luce di quanto è accaduto, certamente gli auguri di buon anno non sono stati “sereni” tra maggioranza ed opposizione, tant’è che, alla luce delle irregolarità gravi riscontrate sulla tenuta democratica ed istituzionale del Comune, tra le opposizioni si lavora per il ricorso da trasmettere al Tar, attraverso il quale si chiede la sospensiva sulle variazioni di bilancio appena votate a fine anno con una maggioranza risicata.

Da fonti bene informati si sa che il ricorso è quasi pronto per essere trasmesso agli uffici competenti ed in contemporanea si lavora per la mozione di sfiducia, caldeggiata fortemente dal Pd, nei confronti del sindaco Piccitto.

Il sindaco non ha più la maggioranza per governare ed è ben lontano da quella maggioranza granitica dei voti iniziali, egli può contare su quei 15 voti che non gli consentono di potere governare, con una maggioranza lacerata al proprio interno.

A questo punto il PD ha pensato di rimettere ogni decisione elettorale ai cittadini, chiedendo agli altri partiti di opposizione, che sembrano restii alla mozione di sfiducia, di far fronte comune, nei confronti di un’amministrazione pentastellata lenta ed inefficace.

Lo scenario che si presenta è questo: da una parte alcune opposizioni pronte solo a fare il ricorso al Tar, dall’altra, il PD, più deciso, pronto a lasciare gli scranni del Consiglio Comunale per avviare la mozione di sfiducia che avrebbe bisogno di dodici firme per essere presentata, cioè di una parte cospicua della opposizione.

Mai come adesso i nodi sono arrivati al pettine, e se le opposizioni decideranno di unirsi per mandare a casa questa amministrazione questo è il momento giusto per saltare l’ostacolo ed avere uno scatto d’orgoglio, viceversa ognuno si assumerà le proprie responsabilità.

Comunque vadano le cose speriamo che la città di Ragusa nel 2017 possa vivere un clima politico più sereno e costruttivo.

Giuseppe Suffanti

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