Postato in data 29 Marzo 2020 Da In Soldi

I COMUNI PENSINO AI PIÙ POVERI. LA CGIL METTE A DISPOSIZIONE LE PROPRIE STRUTTURE

In queste ultime ore stanno emergendo sempre di più le situazioni di forte disagio sociale come effetto collaterale all’epidemia. I ceti più poveri, gli esclusi che vivono ai margini della società, che normalmente riescono con fatica a sopravvivere di lavoretti occasionali, oggi sono nel dramma. Sappiamo che tante persone e famiglie non sono percettori di Reddito di Cittadinanza non perché benestanti ma per alcuni impedimenti burocratici, legati ad esempio alla residenza, che ne hanno impedito l’accesso e quindi oggi non hanno possibilità alcuna di procurarsi il reddito necessario alla sopravvivenza.

Proprio ieri il Presidente Conte ha annunciato lo stanziamento di 4,3 miliardi di euro destinati ai Comuni italiani per fronteggiare la crisi alimentare delle famiglie. Un primo passo che si aggiunge a tutte le misure già messe in campo per fronteggiare, sul piano economico e sociale, gli effetti dell’epidemia e del conseguente blocco del Pese.

Ora però servono azione e celerità, perché già stanno scoppiando, sopratutto nel Sud, le prime manifestazioni del forte disagio sociale di alcune fasce della popolazione. Gli assalti ai supermercati, i furti di spesa sono già purtroppo fatti reali e non fake news.

Così come è concreto, sopratutto in alcuni territori il rischio che la criminalità organizzata approfitti di questa nuova ondata di disagio straordinario per mettere in campo azioni di reclutamento. Serve a questo punto una seria assunzione di responsabilità da parte di tutti, Istituzioni, corpi intermedi, terzo settore e i singoli cittadini.

Serve in ogni Comune un piano di azione per contrastare la mancanza di viveri che colpisce molte persone e famiglie. Serve farlo a livello Istituzionale attraverso un coordinamento con le forze sociali e del volontariato, gli enti religiosi, e i singoli cittadini. Ma è indispensabile una regia per rendere efficace tutto questo.

In queste ultime giornate si sono viste moltiplicare diverse iniziative di solidarietà da parte di associazioni e singoli cittadini, e questo ci rende ancora più ottimisti circa le possibilità della messa in campo, già a partire dalle prossime ore, in tutti i Comuni della Provincia di Ragusa di iniziative Istituzionali per dare risposte ai bisogni essenziali delle famiglie.

Per questo è importante Istituire in ogni Comune un’ unica modalità di accesso alla fruizione di tutte le forme di aiuti. La Cgil di Ragusa intende dare il proprio contributo, attraverso tutte le competenze a diversi livelli e nei diversi campi di assistenza.

E nel concreto, essendo presenti in tutti i Comuni della provincia comprese le frazioni, siamo disponibili a dare un contributo di carattere concreto ed organizzativo anche attraverso l’attivazione di volontari. Chiediamo ai Sindaci dei Comuni della Provincia di Ragusa di organizzare fin da subito incontri tra parti sociali e associazioni, per mettere in campo il piano di azione condivisa a sostegno dei bisogni essenziali di cittadini e famiglie.

Sicuri di un celere riscontro, porgo cordiali saluti.

Peppe Scifo

 

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