Postato in data 6 Giugno 2020 Da In Società

HELP! HELP! PIANETA TERRA

Il 5 giugno si è celebrata la giornata mondiale dell’ambiente. Uno dei tanti eventi dopo quello sul clima e sul pianeta terra nati per sensibilizzare tutti i popoli alla tutela e alla salvaguardia del proprio habitat e all’uso sostenibile delle risorse naturali. Questa giornata celebrativa, in piena pandemia, ha un significato del tutto particolare, quello del rapporto inscindibile tra uomo e natura, tra uomo e ambiente, un ambiente da preservare anche per la sopravvivenza della specie.

La difesa dell’ecosistema, del pianeta passa attraverso i governi nazionali ma anche attraverso i comportamenti individuali. Discariche illegali, sversamenti, inquinamento del sottosuolo e delle falde acquifere costituiscono per l’Italia un patrimonio negativo per la vivibilità e la salvaguardia ambientale dell’intero Paese; basti ricordare le 19 procedure d’infrazione collezionate dall’Italia da parte dell’Europa. Ci si chiede dove sono stati e cosa abbiano fatto le autorità competenti? Sindaci, amministratori comunali e regionali, forze di polizia per vigilare a difesa dei territori.

Così ogni qual volta eventi estremi colpiscono vaste aree del Paese, si assiste a scene di morte e devastazione, in una miscela esplosiva ascrivibile a calamità naturali legati ai cambiamenti climatici e alla mano e alla cecità dell’uomo. La politica, quella politica spesso latitante che con la sua complicità ha favorito il dissesto idrogeologico e la cementificazione dissennata di intere aree boschive, fluviali e marine, in questa giornata celebrativa viene fuori con i suoi discorsi celebrativi e rituali, con le sue strategie demagogiche e con un pieno di pura ipocrisia.

Anche a livello mondiale poco o nulla è stato fatto per salvare il pianeta, per  ridurre l’utilizzo graduale dei fossili e limitare la crescita della temperatura. Continuando così, sottomessi agli interessi delle lobby e agli egoismi economici nazionali, ci si avvierà verso la distruzione dell’ecosistema. Gli stravolgimenti che adesso minacciano pericolosamente ghiacciai, oceani, foreste biodiversità, la sicurezza alimentare e la salute di milioni di persone si avvieranno verso un punto di non ritorno.

“La modernità ha fallito. Bisogna costruire un nuovo umanesimo altrimenti il pianeta non si salverà” (Albert Einstein). Il naturale passaggio dalle fonti fossili alle fonti rinnovabili sarà la sfida del terzo millennio, la scommessa vincente per l’intera umanità in grado di salvare il pianeta.

dr. Paolo Caruso (Palermo)

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