Postato in data 10 Aprile 2018 Da In CULTURA, Mostre

CULTURA, TALENTI E APPLAUSI DA ATTENZIONARE DI PIÙ

Sollecitata dalla pubblicità che sui media rimbalza spesso e dal piacere di andare a vedere recitare alcuni miei alunni impegnati in prima fila nelle rappresentazioni che la Compagnia Go.Do.T. mette in scena, sono andata giorni fa a vedere “La favola del figlio cambiato”, tratto dal romanzo di Pirandello con innesto di una scena iniziale ed una finale tratte da “I giganti della montagna”, dello stesso autore.

Sono rimasta così colpita dalla bravura di recitazione degli attori, dalla sapienza della sceneggiatura, dalla ricchezza e creatività dei costumi che non potevo non condividere questa mia emozione con i lettori di Lopinione.

Giovani poco più che adolescenti che con impegno giornaliero si sottopongono a prove di ore ed ore, senza – badate bene – trascurare mai lo studio (ne sono diretta testimone), una coppia di attori professionisti (Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorsi) che da anni si spendono per promuovere la cultura e il gusto per il teatro a Ragusa, un’ottima risposta del pubblico sono gli ingredienti di base di questa preziosa realtà.  E non sono affatto componenti scontate!

Non è facile, infatti, che dei giovani preferiscano dedicarsi all’attività teatrale anziché passare il proprio tempo nei centri commerciali o in altre attività solo ricreative (senza nulla togliere all’importanza dello svago e del relax). Molti di loro, pur così giovani, mantengono questo impegno e coltivano questa passione da tanto tempo, come Giuseppe Arezzo (da 8 anni) o Gaia Guglielmino (da 6).

Né è usuale che leggano testi su testi, che si calino nel patos dell’opera, cerchino di coglierne i vissuti più profondi e vi si immedesimino e che sappiano renderne così bene il senso. Né c’è da sottovalutare che fare teatro comporta anche una disponibilità a mettersi in gioco, a esporsi, a scommettere sulle proprie capacità e a correre il rischio e l’ansia dell’affrontare il pubblico, a sottoporsi ad una disciplina giornaliera: “Bisogna anche stare attenti ogni giorno ai colpi di freddo per evitare abbassamenti di voce” – mi spiegano questi splendidi giovani.

Né è facile che due bravissimi attori professionisti si prendano cura, per così tanti anni, di formare giovani al teatro e di allestire scenografie e curare regie con tanta verve creativa.

Hanno combattuto Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso per mantenere l’allestimento delle opere anche quando i fondi comunali scarseggiavano o per mantenere prezzi accessibili al grande pubblico perché tutti potessero fruire e ricevere arricchimento dalle loro proposte.

Hanno amato e amano questi giovani talenti, che formano ad una visione della vita dove la cultura e l’arte non sono concepite come a sé stanti ma fanno parte integrante di un vivere gioioso e pieno: non è un caso che Go.Do.T, al di là dell’essere un omaggio al grande Samuel Beckett, sia anagramma di “Gioco ovvero Divertimento ovvero Teatro”.

Né è da trascurare, infine, la soddisfazione di vedere un pubblico sempre così vasto alle rappresentazioni della Compagnia, merito certo di quanto proposto ma anche segno di una bella sensibilità da parte dei cittadini ragusani, che colgono ogni possibile occasione per attingere all’arte e alla cultura.

Anche domenica 8 aprile, alla prima del film “Il male necessario”, realizzato a Ragusa con regia e sceneggiature ragusane e attori ragusani, c’era una enorme folla di spettatori! Possiamo esserne orgogliosi.

Ma forse tutto questo meriterebbe molta più attenzione da parte della classe politica e degli amministratori, che dovrebbero favorire, incentivare, gratificare molto molto di più una così fresca sete da parte del pubblico, una così apprezzabile voglia di coltivare il bello e il sano.

Agata Pisana

 

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