Postato in data 17 Marzo 2020 Da In Società

COVID SICILIA……ULTIMA CHIAMATA

Ora che il covid 19 (corona virus) è sbarcato in Sicilia, nei prossimi giorni, nelle prossime settimane, si assisterà ad una impennata di contagi in buona parte legati all’arrivo di una numerosa schiera di lombardo-siculi (circa settantamila ) che con comportamenti irresponsabili, privi di senso civico oltre che di sensibilità, in barba ai controlli, a dire il vero poco pressanti, e incoraggiati forse anche dalla propaganda leghista, ha raggiunto i paesi di origine, dimenticando il grave rischio a cui sarebbero andati incontro i propri familiari, i parenti, gli amici più cari, e gli stessi concittadini.

I governatori di alcune regioni del sud ed anche quello della Sicilia hanno chiesto a viva voce al governo nazionale, ottenendole successivamente, misure più restrittive nei collegamenti ferroviari tra nord e sud, aumentando i controlli alle stazioni di arrivo e l’isolamento completo delle isole maggiori. Ma ormai “i buoi” in larga parte erano scappati e alle istituzioni oggi non resta che recitare il mea culpa. A noi cittadini non resta altro che attenerci scrupolosamente alle norme restrittive promulgate dal governo, principalmente quella di restare nelle propria abitazione ed evitare il più possibile contatti esterni.

E’ nelle situazioni di crisi che emerge la vera natura dell’uomo nel bene e nel male, una situazione di emergenza dove ognuno deve fare in pieno la sua parte, anche attuando l’auto-isolamento e mettendo da parte certezze di libertà che sembravano consolidate. Ci si appella al senso civico e all’interesse per la comunità, tralasciando quello che è stato, e rivolgendo la massima attenzione all’oggi, onde evitare quello che potrebbe malauguratamente accadere domani. Solo così potremo far fronte tutti insieme alla minaccia che ci viene dal coronavirus.

Il propagarsi infatti del covid 19 in Sicilia, come in altri territori del mezzogiorno d’Italia, sta per mettere a serio rischio la tenuta della organizzazione sanitaria e della rete ospedaliera. Del resto la realtà sanitaria al sud, e in Sicilia in modo particolare, è ben nota a tutti, dimenticata da troppo tempo da vari governi che si sono succeduti negli anni e che hanno rivolto il loro operare, con la riduzione dei posti letto e degli organici, non all’efficienza degli ospedali e dei servizi, ma alla riduzione della spesa.

Oggi che la situazione sanitaria risulta esplosiva, è palese a tutti la drammaticità del momento e l’inaffidabilità della politica; infatti solo grazie allo spirito di sacrificio e alla professionalità dei medici e degli operatori sanitari il S.S.N forse potrà reggere alle molteplici necessità , anche nelle zone del paese come la Sicilia dove la precarietà e le carenze sono più presenti.

A tutti noi l’ardua sentenza! Quella di cancellare l’individualismo e l’arroganza, facendo riemergere il buon senso e il rispetto per il prossimo, così da potere in tempi brevi debellare il pericolo invisibile che ci minaccia. In caso contrario andremo incontro a tempi più bui, di durata incerta, e allora si che servirà la mano più pesante dello stato con ulteriori restrizioni e limitazioni in grado di poterci portare fuori dal tunnel.

Dott. Paolo Caruso (Pneumologo)

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