Ormai è una questione di giorni: fra il 26 e il 27 novembre la curva dell’epidemia di Covid19 dovrebbe raggiungere il picco e finalmente cominciare a piegarsi verso il basso. Non sarà però una strada in discesa perché i casi continuano a essere numerosi e, sebbene potrebbero ridursi della metà per Natale, richiederanno la massima attenzione soprattutto non si dovrà abbassare la guardia.
Anche i dati delle regioni continuano a mostrare realtà diversificate, con la Lombardia che si conferma ancora al primo posto per numero dei casi (5.289), seguita a distanza da Veneto (2.540). Emilia Romagna (2.347) e Lazio (2.341). Secondo i calcoli seguiti dal fisico Roberto Battiston, dell’Università di Trento, e basati sui dati forniti dalla Protezione civile, fra il 26 e il 27 novembre la curva dell’epidemia dovrebbe toccare il picco.
Per quella data il numero complessivo dei casi dovrebbe passare dagli attuali 796.849 a circa 830.000 casi positivi. Un numero che potrebbe dimezzarsi per Natale, anche se il numero resterà comunque molto alto e richiederà la massima attenzione. I calcoli indicano inoltre che è stato raggiunto il picco delle ospedalizzazioni, con un totale di oltre 38.200 ricoveri compresi quelli nelle unità di terapia intensiva. Queste ultime potranno invece raggiungere il picco nei prossimi tre-cinque giorni per poi iniziare a scendere.
Sulla stessa linea le stime di Giovanni Corrao, docente di Statistica medica all’Università Milano Bicocca e past president della Società italiana di statistica medica ed epidemiologia clinica (Sismec), secondo il quale “si può dire che è stato raggiunto il plateau dei contagi. Il plateau è il raggiungimento di un equilibrio della curva epidemica” e che “per fine novembre è atteso il plateau dei ricoveri in terapia intensiva e per la prima settimana di dicembre il plateau dei decessi”.
Nuovi dati, calcoli e stime stanno fornendo “un’indicazione concreta che sta invertendo la tendenza”, ha detto Battiston. “Adesso – ha aggiunto – serve la massima attenzione perché, anche se stiamo riuscendo a recuperare la situazione rispetto alla crescita esponenziale avvenuta nella prima parte di ottobre, non dobbiamo abbassare la guardia in quando la quantità di persone portatrici dell’infezione è molto alta e senza prendere precauzioni l’epidemia potrebbe ripartire con effetti terribili”.
di Redazione