Postato in data 21 Febbraio 2021 Da In Fatti

CONFIMPRESE IBLEA SULLA ZONA ARANCIONE A PARTIRE DAL 25 FEBBRAIO

Un’unica fascia arancione dal 25 febbraio.  Un’ipotesi che sembra non dispiacere al Ministro della Salute Speranza ma che non trova l’unanimità tra i governatori. Una scelta assurda che penalizza oltremodo anche le regioni più virtuose come la Sicilia.

Il direttivo di Confimprese iblea è pronto alla mobilitazione. “Siamo all’assurdo – spiega il presidente provinciale, Pippo Occhipinti – si gioca sull’economia delle famiglie e delle imprese in un momento in cui i ristoratori, seppur a pranzo e tra mille  difficoltà, hanno ripreso a lavorare. Ci vogliono certezze e una  condivisione nelle scelte.  Apprezziamo le dichiarazioni del presidente Nello Musumeci che scongiura la zona arancione  per la Sicilia”.

Monta la richiesta delle regioni per il superamento dello schema a colori con la richiesta da parte di alcuni governatori di una omogeneizzazione su tutto il territorio per evitare gli ‘stop and go’. “Il tempo delle chiacchere è finito – tuona Occhipinti – vogliamo certezze in un momento in cui le attività, in parte, hanno ripreso a lavorare. Siamo pronti ad una rumorosa mobilitazione  dinanzi alla prefettura di Ragusa qualora la Sicilia dovesse diventare, per scelte prese altrove, zona arancione.

Chiudere nuovamente, senza adeguati ristori, potrebbe significare la chiusura definitiva di tantissime attività produttive”.  L’idea di introdurre restrizioni anti covid omogenee in tutte le regioni per qualche settimana è stata lanciata dal governatore dell’Emilia Romagna e presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini. Una proposta sulla quale non è d’accordo il collega ligure e suo vice nella Conferenza delle Regioni, Giovanni Toti.

Si attende, adesso,  la presa di posizione del premier Draghi. Saranno sufficienti le rassicurazioni di Musumeci per mettere in salvo la Pasqua 2021 dopo gli stop durante le festività che la pandemia ha imposto?

di Redazione

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