Postato in data 5 Ottobre 2020 Da In Società

CAMBIAMENTI CLIMATICI DISSESTO AMBIENTALE VERE EMERGENZE SOCIALI

Il maltempo che ha flagellato con tutta la sua potenza il nord ovest e diverse aree della penisola provocando morte e devastazione rappresenta il risultato combinato di calamità naturali ascrivibili da un lato al cambiamento climatico e dall’altro al dissesto idrogeologico, entrambi fenomeni riconducibili all’uomo, con i suoi spregiudicati interessi economici, alla sua cecità, al suo egoismo.

I rappresentanti delle nazioni mantengono in materia un profilo basso, piegati come sono agli interessi delle lobby e agli egoismi nazionali, evidenziando tutta la miopia della politica, non comprendendo neanche i reali rischi di un pianeta avviato verso la distruzione. Se gli allarmi degli scienziati resteranno ancora una volta inascoltati e se i temi del clima, dell’ambiente, dell’inquinamento, e della riconversione energetica, resteranno problemi marginali, allora veramente le emergenze planetarie si avvieranno ad un punto di non ritorno.

La politica, quella politica spesso latitante che con la sua complicità ha generato il dissesto idrogeologico e la cementificazone dissennata di estese aree boschive, fluviali e marine, in questi tragici momenti in cui la natura sembra ribellarsi, viene allo scoperto con la sua colpevolezza, con le sue evidenti responsabilità. Ci si chiede dove sono stati e cosa hanno fatto per tutelare i territori le autorità addette quali le amministrazioni locali comunali e regionali, le forze dell’ordine, le guardie forestali e ambientali, e perchè no la stessa magistratura anch’essa assente nel fare rispettare i vincoli di legge.

Tutto ciò è causa di morte e di dolore come dimostra la tragedia di queste ore. La deforestazione legata anche ai frequenti incendi che divampano da nord a sud della penisola e che interessa anche vaste aree di continenti diversi, i conseguenti smottamenti e le frane sempre più presenti, rappresentano gravi ferite, un vero sfregio all’ambiente.

Solo un serio e incisivo studio idrogeologico con la messa in sicurezza di vasti territori esposti a fenomeni atmosferici estremi e all’incuria dell’uomo oltre che un radicale ridimensionamento delle cause legate ai cambiamenti climatici potranno entrambi seriamente rappresentare un antidoto alla vera emergenza ambientale e una soluzione ai gravi fattori economici che ne derivano.

Dott. Paolo Caruso

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