Postato in data 14 Dicembre 2020 Da In Eventi

ARRIVANO DUE NUOVI PRIMARI ALL’ASP DI RAGUSA

MARIA RITA BADAGLIACCA DIRETTORE DELLA FARMACIA OSPEDALIERA 

DIEGO SIGNORELLO DIRETTORE DEL REPARTO DI UROLOGIA AL “GIOVANNI PAOLO II”   

 

– Sono stati nominati due nuovi primari all’Asp di Ragusa. Si tratta di Maria Rita Badagliacca e di Diego Signorello.

Entrambi sono stati nominati a seguito dell’approvazione degli atti relativi alla selezione pubblica, per titoli e colloquio, per il conferimento dell’incarico di Direttore di Struttura Complessa.

Dottoressa Maria Rita Badagliacca, dirigerà l’UOC di Farmacia Ospedaliera risultando la candidata che ha riportato il maggior punteggio in esito alla procedura di selezione.

Laurea in Farmacia (Laurea quinquennale nuovo ordinamento) (Facoltà di Farmacia, Università degli Studi di Palermo).

Fino ad oggi è stata Farmacista Dirigente a tempo pieno e indeterminato presso l’U.O.C. Farmacia Ospedaliera del P.O. S. Elia dell’ASP di Caltanissetta.

Ha svolto numerose attività lavorative di rilievo, nel ruolo di Responsabile: l’allestimento di preparati sterili oncologici e non e terapie ancillari di supporto. La gestione dei controlli di qualità sul prodotto finito, dei monitoraggi ambientali e particellari, del personale professionalmente esposto ai cancerogeni e sostanze nocive. Altresì, la gestione di tutti i Registri di Monitoraggio AIFA e relativi rimborsi per farmaci sottoposti a particolari procedure negoziate di condivisione del rischio. Ha svolto attività di Supply Chain: Gestione dei magazzini ospedalieri assicurandone la sicurezza, il corretto mantenimento dello stock medicale e appropriate condizioni di immagazzinamento garanzia di un’adeguata disponibilità delle scorte necessarie per il regolare svolgimento delle attività cliniche, terapeutiche e assistenziali.  

Referente, fino a tutt’oggi, tra l’Assessorato della Salute-Area Regionale della Salute Interdipartimentale – Sistemi informativi, statistica e monitoraggi” e l’ASP di Caltanissetta per l’attività relativa alla gestione dei flussi informativi dei dispositivi medici, consumi ospedalieri e distribuzione diretta dei farmaci.  Componente del gruppo tecnico di lavoro presso il Ministero della Salute in qualità di referente per la regione Sicilia, finalizzato alla stesura del rapporto annuale sull’utilizzo dei dispositivi medici in Italia.

Vanta numerose pubblicazioni.

 Dott. Diego Signorello, assumerà l’incarico quinquennale di Direttore dell’UOC di Urologia dell’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa, essendo stato il candidato che ha riportato il maggiore punteggio in esito alla procedura selettiva.

Nato a Catania, nell’anno 1965, il dott. Signorello vanta una lunga esperienza lavorativa sviluppando competenze nelle varie branche dell’urologia, maturando un’ampia casistica operatoria con oltre 3700 interventi in sala operatoria come primo operatore (chirurgia a cielo aperto, laparoscopia, endoscopia urologica ed endourologia). Inoltre, nell’ambito della diagnostica urologica invasiva ha eseguito circa: 3000 cistoscopie; 4000 esami urodinamici e video-urodinamici; 400 Biopsie prostatiche eco guidate. 

Proviene dall’Azienda Azienda Sanitaria dell’Alto Adige U.O.C. di Urologia dell’Ospedale di Bressanone, Comprensorio di Bressanone Responsabile di Unità Operativa Semplice di “Laparoscopia urologica e chirurgia mini-invasiva”. 

Ha svolto le funzioni di direzione, organizzazione, sviluppo, esecuzione e tutoraggio delle attività di laparoscopia urologica e chirurgia mini-invasiva in ambito ricostruttivo, oncologico e funzionale, proiettano i risultati della suddetta U.O.S. come una struttura all’avanguardia per la laparoscopia urologica e la chirurgia mini-invasiva.

Il suo impegno nel campo si è, altresì, tradotto in una ricca produzione scientifica con numerose pubblicazioni.

È socio di: Società italiana di Urodinamica. Società italiana di Urologia, Società europea di Urologia International Continence Society. Società Triveneta di Urodinamica. Gruppo Uro-oncologico del Nord-est. Società Triveneta di Urologia e Medici dell’Alto Adige per il terzo mondo.

di Redazione

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